Progetti e News

Il Castello non c’è più

Edizione Carnevale di Ivrea 2025
Premio “Spirito del Carnevale – DNA Arancio”

Cos’è “Il Castello non c’è più”

“Il Castello non c’è più” è il progetto che lavora per rendere lo Storico Carnevale di Ivrea più accessibile, accogliente e inclusivo, permettendo anche alle persone con disabilità di vivere la festa e i suoi momenti simbolici in sicurezza, serenità e autonomia.

Il nome richiama il desiderio di “abbattere” barriere, visibili e invisibili, per costruire un Carnevale davvero aperto a tutta la cittadinanza.

Il progetto nasce in stretta collaborazione con la Fondazione dello Storico Carnevale di Ivrea, che ha scelto di investire con convinzione in accessibilità e sostenibilità sociale.

Obiettivi

  • Promuovere la cultura dell’accessibilità e della partecipazione.
  • Individuare strategie e azioni concrete per rendere il Carnevale fruibile da tutte le persone.
  • Supportare la Fondazione con pianificazione, ascolto del territorio e progettazione.
  • Creare spazi, strumenti e servizi che migliorino l’esperienza della festa già dall’edizione 2025 e in prospettiva pluriennale.

I numeri dell’inclusione

In Italia, le persone con disabilità sono il 21,4% della popolazione — circa 13 milioni.
Nel Canavese si parla di 78.000 persone.
Dati che rendono evidente quanto il tema dell’accessibilità non sia un aspetto marginale, ma un fattore sociale rilevante per tutta la comunità.
Il Gruppo di Lavoro

Coordinato da AIAS Ivrea APS, riunisce realtà del territorio con competenze ed esperienza nel campo dell’inclusione.
Referenti principali:

  • Elena Zambolin – AIAS Ivrea APS
  • Davide Bottone – Fondazione Casa dell’Ospitalità
  • Sergio Condello e Valeria Conti – InSuperAbili Ivrea
  • Claudia Zanino – SillAba
  • Federica Pavetto – SpecialMente ASD

Hanno aderito 17 enti, tra cui: Fondazione di Comunità del Canavese, APRI ODV, Asini si Nasce, Piccolo Carro, Una Casa per gli Amici di Francesco, Cooperativa Valdocco, Consorzio Copernico, Alce Rosso, Pollicino, Epicentro, ICO Impresa Sociale, INSUNICA, Polo Formativo OFFICINA H, ZAC!, Club Unesco, Arancia Ben-Data.
Azioni realizzate – Edizione 2025

Il lavoro del gruppo ha portato all’introduzione di novità concrete, pensate per migliorare la fruibilità dei momenti più intensi del Carnevale:

  1. Punti di vista protetti e accessibili

Aree dedicate per assistere in sicurezza a:

  • sfilata,
  • Palio degli Aranceri,
  • momenti ad alta affluenza.
  1. Mappatura dei servizi essenziali
  • Bagni accessibili
  • Parcheggi riservati
  • Aree di sicurezza
  1. Stand di decompressione – “Luogo Calmo”

Uno spazio riconoscibile e protetto, situato nei giardini davanti al Liceo Botta, dotato di:

  • sedute e spazio per il cambio
  • acqua, tisane e supporto per terapie
  • coperte ponderate
  • cuffie antirumore
  • volontari formati

Un punto di riferimento fondamentale per persone con disabilità motorie, sensoriali e neurodivergenze.

  1. Ascolto del territorio

Lo stand e i volontari hanno raccolto segnalazioni, necessità e proposte per costruire un progetto strutturato negli anni.

Il riconoscimento: Premio “Spirito del Carnevale – DNA Arancio”

L’edizione 2025 ha ottenuto un importante riconoscimento:
🎖 Premio “Spirito del Carnevale – DNA Arancio”, assegnato al progetto per la capacità di incarnare i valori del Carnevale — partecipazione, libertà, comunità — con un approccio innovativo e inclusivo.

Un risultato che valorizza l’impegno del gruppo di lavoro e l’attenzione crescente della città verso una festa più aperta a tutte e tutti.

Comunicazione e comunità

Il progetto è raccontato anche attraverso il profilo Instagram ufficiale:
👉 @ilcastellononcepiu
Dove sono condivise foto, aggiornamenti e testimonianze che mostrano il dietro le quinte del lavoro di rete e i momenti vissuti durante la festa.

Un progetto che guarda lontano

“Il Castello non c’è più” non si esaurisce con il Carnevale 2025: è l’inizio di un percorso che, anno dopo anno, vuole rendere la manifestazione sempre più accessibile, visibile e partecipata.

AIAS Ivrea continuerà a coordinare il gruppo di lavoro, promuovendo azioni concrete e sensibilizzando istituzioni, volontari e cittadinanza.

Elena ZambolinIl Castello non c’è più