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Siblings, la parola che mi manca

Il termine sibling indica il rapporto di fratellanza, ma ormai è in uso per indicare fratelli e sorelle di persone con disabilità.

La letteratura evidenzia le peculiarità della condizione di sibling: spesso questi soggetti, soprattutto in età infantile, si trovano a vivere una condizione particolare (talvolta traumatica) legata alla disabilità del proprio fratello/sorella ed alla gestione della stessa all’interno della famiglia e dei contesti di vita.

Ciò che emerge dagli studi effettuati finora è la necessità di costruire iniziative volte al “prendersi cura” dei siblings, iniziative a forte carattere preventivo più che curativo.

La condizione di sibling, infatti, non necessariamente comporta la presenza di aspetti critici o patologici, bensì si ritiene che offrire degli spazi e degli interventi mirati possa migliorarne la qualità della vita con una positiva ripercussione sull’intero nucleo famigliare e non da ultimo sul fratello/sorella disabile.

L’iniziativa che portiamo avanti vedrà le seguenti fasi di attività:

  1. difusione della cultura dei sibling
  2. creazione di momenti di informazione e formazione rivolti alla cittadinanza
  3. creazione di percorsi di informazione e formazione rivolti a famiglie
  4. realizzazione di un percorso di formazione per facilitatori di gruppi per sibling
  5. lancio del primo percorso di gruppo per sibling
Ecco le tre date:

  • Ivrea: 17 maggio in Sala Santa Marta (17.00-19.00)
  • Cuorgnè: 24 maggio presso l’Ex Chiesa SS Trinità (17.00-19.00)
  • Caluso: 31 maggio presso la Sede CISSAC (17.00-19.00)

Il tuo contributo è per noi prezioso: per ogni commento, opinione, idea, o se ti interessa saperne di più su questo argomento, siamo a disposizione.

Puoi telefonarci al 346-6333896 o scriverci a info@aiasivrea.it

Elena ZambolinSiblings, la parola che mi manca